I report dell’Osservatorio del legno sul mercato del legname in provincia di Trento nel primo semestre 2020
22 lug 2020
I primi segnali di crisi nei mercati del legname in provincia di Trento erano già presenti prima dell’avvio della fase emergenziale dovuta al COVID-19.
La situazione dei mercati del nord Europa, dovuta essenzialmente all’eccesso di offerta di legname a causa del bostrico, e la domanda locale di materia prima legnosa in progressivo calo, hanno reso più difficile il collocamento sul mercato del legname già a partire degli ultimi mesi – in particolare di ottobre e novembre - dello scorso anno. Mentre i prezzi dei lotti in piedi si attestavano mediamente tra i 15,5 e i 17 euro al metro cubo, per i lotti a strada la media ponderata dei prezzi dei vari assortimenti non superava i 53 euro al metro cubo.
Nonostante il contesto di incertezza, aggravato dalla crescente preoccupazione legata alla crisi sanitaria e sfociata successivamente nel blocco del Paese e delle attività economiche dei primi giorni di marzo, nei primi due mesi del 2020 i mercati del legname in Trentino ripartivano con risultati ancora sufficientemente positivi. La quantità netta di materiale legnoso posto in vendita sul Portale del legno si attestava su una quota in linea con il periodo precedente e di poco inferiore ai 42.000 metri cubi, con l’87,45% di materiale venduto. I prezzi degli assortimenti più importanti si attestavano per l’abete sui 59,43 euro/mc per l’imballaggio e sui 71,19 euro/mc per i tronchi. Il legname di abete in piedi, pur mantenendosi elevata la quota del venduto sul posto in vendita, veniva ceduto a prezzi appena superiore ai 14 euro/mc.

Vedi report sintetico del mese di gennaio e febbraio 2020.




Nei mesi da marzo a luglio la composizione dell’offerta di legname, in relazione al lockdown imposto al Paese, per evitare la diffusione ulteriore della pandemia sul territorio nazionale, si inverte totalmente: prevale, ovviamente, la componente del legname allestito a strada su quello offerto in piedi (93%).
Segno di una forte crisi in atto e nonostante il forzato stop dei cantieri forestali, il legname disponibile a strada rimane invenduto per una quota di due terzi circa della quantità offerta.
Il livello dei prezzi della ridotta quantità immessa sul mercato è pari 52,53 euro/mc per l’imballaggio e 62,58euro/mc per i tronchi di abete (rispettivamente -11,6% e -12,1% rispetto ai due mesi precedenti), ai minimi storici e al limite della sostenibilità economica in relazione ai costi crescenti di esbosco.

Vedi report sintetico dei mesi da marzo a luglio 2020.
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